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Circolo Legambiente Montalbano |
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Tutti gli scarti delle attività umane che non riescono ad essere recuperati (rifiuto indifferenziato) finiscono in discarica.
In Basilicata la raccolta differenziata è ferma al 15%. Finiscono in discarica circa 200mila tonnellate di rifiuti all'anno. La Lombardia, con 10milioni di abitanti, ha un fabbisogno di discariche pari a 330mila metri cubi, mentre la Basilicata con meno di 600mila abitanti ha bisogno di 200mila metri cubi. Più discarica, più costi, più inquinamento.
La discarica di rifiuti è un luogo dove vengono depositati in modo non selezionato i rifiuti solidi urbani
e tutti i rifiuti provenienti dalle attività umane (detriti di costruzioni, scarti industriali,...) che non è possibile riciclare o utilizzare come combustibile nei termovalorizzatori.
Esistono tre tipologie differenti di discarica:
* Discarica per rifiuti inerti
* Discarica per rifiuti non pericolosi (tra i quali gli RSU, Rifiuti Solidi Urbani)
* Discarica per rifiuti pericolosi (tra cui ceneri e scarti degli inceneritori)
Struttura
Le discariche moderne devono essere costruite secondo una struttura a barriera geologica in modo da isolare i rifiuti dal terreno, rispettare gli standard igienici e la biosfera, riutilizzare i
biogas prodotti come combustibile per generazione di energia. La struttura in genere è del tipo a "deposito sotterraneo", costituita dal basso verso l'alto nel seguente modo:
un fondo passivo di argilla e isolamento plastico (geomembrana) uno strato di sabbia per l'assorbimento, recupero e successivo trattamento del percolato lo strato di rifiuti, un successivo strato
superiore di terra per la copertura e la crescita di piante dei camini di esalazione e recupero per il gas (nel caso di discariche RSU)
Gestione
Ogni discarica viene progettata per accogliere un determinato volume di rifiuti e quindi ha una vita limitata che, può essere si prolungata, ma che comunque non può essere protratta
indefinitamente. I rifiuti conferiti devono comunque rimanere sorvegliati per almeno 30 anni dopo la sua chiusura e quindi rimane un costo per la collettività. Nel frattempo l'area è
utilizzabile per altri scopi (in genere il terreno superficiale può essere usato per la crescita di piante).
Percolato
Il percolato è un liquido che si origina prevalentemente dall'infiltrazione di acqua nella massa dei rifiuti o dalla decomposizione degli stessi, di colore bruno, dipende se più o meno
concentrato, può presentarsi più o meno viscoso. Esso comunemente ha un odore sgradevole ed è sufficiente una minima goccia per danneggiare un qualsiasi ambiente.
Per legge, il percolato deve essere captato ed opportunamente trattato nel sito stesso della discarica o trasportato in impianti ad hoc o in impianti per il trattamento di acque di scarico
urbane.
Lo scopo della maggior parte dei processi di trattamento a freddo dei rifiuti residui (ossia i rifiuti che rimangono dopo la raccolta differenziata) è di recuperare una ulteriore parte di
materiali riciclabili, ridurre il volume del materiale in vista dello smaltimento finale e di stabilizzare i rifiuti in modo tale che venga minimizzata la formazione dei gas di decomposizione ed
il percolato.
Il trattamento meccanico-biologico (spesso abbreviato TMB) consiste in tre operazioni:
- separazione della frazione umida (scarti di cucina, avanzi, sfalci...) ed avvio al compostaggio (parte "biologica" del trattamento)
- separazione dei metalli mediante calamite e correnti galvaniche (recupero di ferro, alluminio, rame ecc.)
- separazione di altri materiali quali carta e plastiche mediante sistemi ad alta tecnologia.
Il TBM permette una ulteriore riduzione dell'uso delle discariche e degli inceneritori, il tutto con emissioni inquinanti nettamente inferiori rispetto a tali impianti.